HABEAS CORPUS
Correntarie svolte,elezioni pure.Elezione del Presidente della Repubblica ottemperata. Governo nuovo in carica ed operante con viceministri e sottosegretari installati.
Con una buona dose di ironia potremmo fotografare a scelta
( ognuno ci metta chi vuole) un leader del Pd come il George Bush Junior con il sorriso stolido che portava sul ponte della nave da guerra su cui era stato scritto alle sue spalle "Mission Accomplished".
Se non che, i nostri "franchi tiratori" sono ammontati tra i 200 a Marini e i 101 a Prodi ( effetto Correntarie ? ) le elezioni non le abbiamo "non vinte" ma, chiedendo al Paese una maggioranza certa, le abbiamo perse;al Quirinale abbiamo dovuto chiedere in ginocchio a Napolitano di restare;al Governo siamo col Pdl ed un programma di emergenza nazionale.
Dare tutta la colpa a Bersani? Non mi pare giusto nè serio. Bersani non era un leader "adeguato" nemmeno nel Congresso che lo vide vincere su Franceschini ,ed allora si parlava solo di leadership del partito; e quando andò in crisi una prima volta si decise (io ero contrario e lo dissi anche a Cortona -Youtube minuto 2' e30" -ma sono un tipo "disciplinato" e accettai la decisione comune, dunque sono anche io "colpevole")di "adeguarlo" fino alle primarie dell' ottobre 2012 dove il partito ed anche Bersani, dettero il meglio di sè.
Poi cosa è successo? Che le primarie sono continuate per noi mentre nel Paese c'era la campagna elettorale a stretto contatto con un Paese sempre più sgomento ed impaurito. E "incazzato" (scusate ma è il termine giusto che la lingua italiana moderna ci offre....).
Abbiamo parlato con serietà,ma tra di noi.
E un quarto degli elettori ha votato la destra (non solo Berlusconi);un quarto ha votato per Grillo (tanti di noi...). Inoltre il Paese ha deciso che della sinistra che vuole esaltare i conflitti e le posizioni di principio ma non le porta a compimento o al Governo, non gliene interessa più ( il voto a Ingroia e lo striminzito risultato di Sel per esempio, la sparizione di Idv).
Con Renzi sarebbe stato diverso? Non lo so e tendo a non crederlo perchè troppa era la rabbia della gente comune non toccata dalla politica e dalla propaganda dai partiti.In ogni caso aveva perso le primarie e se si è fatto un errore nel caso lo si è fatto allora.
Bersani poi, anche senza volerlo, ha dato il peggio di sè: una volta tanto sono d' accordo con quanto scrive Petruccioli su QDR : l' errore politico, di base,è aver creduto o aver voluto far credere che avessimo vinto. Da quello è derivato l' inseguimento inutile ai grillini ( in streaming avremmo dovuto dire : avete molte ragioni ma il modo in cui le porgete è insostenibile,o anche semplicemente "Vaffanculo"). Inoltre se Bersani si fosse presentato dimissionario in Direzione Nazionale ( "ho chiesto la maggioranza in entrambe le Camere e non l' ho ottenuta, volete altro leader o che vada da Napolitano con tutte le possibilità di fare un Governo,anche di emergenza?"), avrebbe ricevuto un mandato ampio con cui tentare di avere il governo di emergenza nazionale prima delle votazioni per la Presidenza della Repubblica.
Che a quel punto sarebbero state altra cosa da un rodeo in cui la posta era non solo il Quirinale ma anche Palazzo Chigi e la sua formula. Peraltro da adottare con un personale politico selezionato in maniera strettissima ( votavano solo iscritti e maggioranza delle primarie di ottobre ma con elelnchi disponibili solo per alcuni ) tra Natale e Capodanno, che senza una guida politica si sono rifatti al loro primato di eletti da "constituencies" correntarie.Per l' appunto.
Quello che è seguito è un Governo che trae fondamento dalle giuste questioni di emergenza nazionale secondo la formula di un semipresidenzialismo strisciante che non può che preludere al semipresidenzialismo vero. E qui non esprimo un giudizio ma solo, leggo un fatto.
A questo punto torno all' inizio del problema.
Habeas Corpus:si conduca il partito, preso in ostaggio dalle correnti e dalla politica sbagliata, di fronte ai suoi giudici,ovvero gli iscritti e gli elettori;si sentano le ragioni di parte, si decida che cosa si vuol farne.
Non stiamo parlando di un partito qualunque ma di quello che fondammo nel 2007 e che volevamo fosse l' architrave della democrazia italiana; che chiamammo "democratico" per questo. Che voleva includere e costruire certamente una identità ma a partire dal nuovo che in noi e fuori di noi.
Che era allegria dell' incontro tra culture e non sottobosco di correnti che sembrano più legate a persone che a reali idee ( che nello scontro, se esistono ,sono ricchezza,semmai).
Quel partito va liberato e deve agire nella società.Deve avere una idea di cambiamento della società,non solo dei ministri. Altrimenti qualunque "tecnico" è sempre più avanti di noi.Ma per l' appunto la tecnica ha bisogno di una "vision", di una proposta al Paese che lo faccia sentire pronto a cambiare, a vivere un' epoca nuova.
Credo di non essere il solo a pensare che il partito,inteso come una comunità di destino, aperto alla società,curioso di conoscere la società reale, di essergli al fianco ,di non far fare allo Stato ed al governo il ruolo di semplice notaio, è il partito costituzionale che disegna l' articolo 49 della nostra Costituzione!
In questo senso mi attrae poco la questione dei nomi e moltissimo la necessità che si lavori con lena al ridisegno del partito: è da lì e non dal governo di emergenza che verrà la forza per proporsi di nuovo al Paese e chiedergli i voti per far governare una coalizione di reale progresso.
Per questo il congresso può essere davvero un momento importante e salutare se tutti ci metteranno il loro impegno, anche più di quello che abbiamo messo nel cercare lo spazio di governo.
Io ci credo ancora. Sarà la mia battaglia dei prossimi mesi.
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