martedì 20 novembre 2018

SULLE ORME DELLE DONNE AFRICANE...( NON E' LA PRIMA VOLTA CHE SUCCEDE,NO?)




Non è la prima volta che succede. È accaduto anche in passato ( e per la verità in alcune società africane segue una linea antropologica secolare....ma ne parleremo su APNews).
Ma la scorsa settimana è stata davvero una settimana da ricordare per l’Africa e per il suo rinnovamento politico culturale.
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In Etiopia,un paese che sta molto vicino al cuore o almeno dovrebbe stare molto vicino al cuore degli italiani ,sta succedendo qualcosa di davvero importante e storico.È dei giorni scorsi la notizie che Meaza Ashenafi è divenuta il nuovo leader della corte suprema in Etiopia.
Cosa che fa seguito anche all’elezione a Quarto presidente della Repubblica federale di un’altra donna,Sahle Work Zewde. In un paese che ha preso seriamente il destino nelle sue mani e che speriamo sappia mantenere la barra del timone dritta così negli anni a venire. Anche perché molte speranze si appuntano su Abiy Ahmed,che di fatto è divenuto in poco tempo, a 41 anni,una nuova stella nel firmamento dei governi africani. In un continente dove spesso la politica è affidata a generazioni di settantenni ed ottantenni che hanno partecipato ai movimenti di liberazione degli anni 60 e 70 e che poi non hanno più lasciato il potere ( se sopravvissuti),trasformandolo spesso in una burocrazia inefficiente, nel governo delle oligarchie o nel peggiore dei casi, come sappiamo, in dittature repressive.
Ahmed viene da un’altra generazione ed è figlio anche di una cultura mista- la sua famiglia è di estrazione sia cristiana che musulmana- e certamente può portare un vento di innovazione che potrebbe ispirare anche altre nazioni africane.
Non sarà tutto rose fiori e difatti già nel suo partito come anche nel Paese quest’aria di novità crea più di qualche turbolenza. Ma bisogna incoraggiare questi sforzi e soprattutto il processo di pace che ha preso piede con l’Eritrea va rafforzato. Manca invece l’attenzione dovuta da media e politica italiana ed europea su queste novità.
La recente conferenza ministeriale Italia Africa ha detto parole chiare alle quali dovranno seguire fatti anche in questa parte dell’Africa a noi così vicina per nostre responsabilità antiche.
Il fatto che il cambiamento sia affidato a donne che hanno sperimentato in campo politico e diplomatico la necessità di trovare soluzioni pratiche e concretamente realizzabili-qualità tipiche per le donne impegnate nella politica e nella diplomazia-può indicarci una speranza che credo vada coltivata.

E non solo nel continente africano.

Conferenza Italia Africa 2018 - LA STRADA È TRACCIATA.ORA SEGUANO I FATTI








A Riflettori spenti e conferenza conclusa bisogna dire onestamente che si può esprimere una certa soddisfazione.
Lo potete leggere negli articoli di Emanuela Scarponi, nella opinione di Nino Sergi ( grazie a Nino ed a Vita.it),nei resoconti che potete trovare su il settore radio della nostra agenzia con gli interventi del presidente Mattarella e del presidente del consiglio Conte e anche del la viceministro Del Re.
Dopo alcuni mesi di regressive demagogie sui giornali e sui mezzi di opinione nonché ovviamente sui social networks per fortuna questa conferenza che doveva esprimere politiche in maniera concreta a nome del paese e prospettive di lavoro per il futuro è rimasta nel solco di quello che è tradizionalmente il nostro impegno di italiani nei confronti dell’Africa,ormai da anni: Cooperazione,bidirezionalità superamento del rapporto
donatore-beneficiario.
Si tratta ora di far seguire i fatti alle parole e di investire seriamente in un continente che in quanto a Pil ed in quanto a capacità di crescita e sviluppo può dare molto a se stesso e anche al nostro paese.

http://www.africanspeoplenews.it/index.php/prima-pagina/812-conferenza-italia-africa-2018-la-strada-e-tracciata-ora-seguano-i-fatti

SE TORNIAMO A RINASCERE -EDITORIALE African People News

SE TORNIAMO A RINASCERE…….
EDITORIALE
Roberto Di Giovan Paolo,
Direttore
African People News
Bisogna scrivere d’ Africa. Di nuovo. Di più. Tenendo a bada il “mal d’ Africa”, quell’ eterna necessità di ritorno non solo al viaggio incantato dei nostri sogni ma anche alla culla delle civiltà, antropologicamente ed archeologicamente situata ( qualcuno se ne faccia una ragione!), perché l’ Africa di oggi è ad una svolta epocale e noi stavolta non la viviamo da spettatori ma da co-protagonisti.
L’ Africa del XXI’ secolo non è più e non solo quella della libertà dal colonialismo e della speranza di un futuro diverso, certo. E’ quella che vive sulla pelle i fallimenti di due generazioni che hanno contribuito a farla indipendente a costo anche di enormi passioni, sofferenze e divisioni rappresentate plasticamente dai confini spesso innaturali degli oltre cinquanta Stati che la compongono.
Ma è anche il Continente dove la crescita economica soffia talvolta a cifre doppie rispetto all’ Europa, il posto dove i contrasti geopolitici anticipano e non replicano solamente quelli diffusi per il mondo intero.
E’ il luogo dove le migrazioni mondiali cominciano ed hanno solo un ruscello che scorre fino all’ Europa e tuttavia mettono così inspiegabile timore mentre già da tempo ed “internamente” tutto il Continente ribolle e si muove attratto non solo da una vita migliore ma anche da condizioni culturali e spirituali diverse ed intense.
Tutte queste cose le sapete già. Perché APNews è presente da anni sulla base dell’ entusiasmo iniziale e persistente di Emanuela Scarponi.
A questo io- da questa settimana direttore responsabile- aggiungo solo un po’ del mio mestiere, il giornalismo , e la passione che ha animato il mio impegno sin da ragazzo per la libertà e la cooperazione tra i popoli. E’ tempo di riaprire gli occhi anche nel nostro Paese sulle meraviglie e sulle novità di un mondo, cosa che non potrà che fare del bene al nostro piccolo e antico Paese, non solo economicamente ma soprattutto culturalmente e direi anche spiritualmente vista la condizione politica, sociale e civile che attraversiamo.
Per fare questo vi offriamo molto più di news aggiornate su quello che accade in Africa oppure compendiose riflessioni ( che pure cercheremo e vi saranno), bensì vi offriamo metaforicamente ma anche praticamente ,le nostre pagine bianche, per scrivere, commentare, riflettere, a cominciare dai protagonisti stessi di questo che speriamo sia non solo il Rinascimento Africano ma anche il Rinascimento di una comune umanità