sabato 30 marzo 2013

La meglio gioventù(un poliziotto "cittadino e sensibile")



POLIZIA DI  STATO. IL NOSTRO STATO



Chi ha  manifestato a Ferrara per difendere 4 persone che hanno sbagliato e sono state giudicate da un tribunale della Repubblica, non aiutano a cambiare quei 4 e infangano ( si ,loro) migliaia di servitori seri e fedeli del nostro Paese !
Che non lo capiscano è segno dei tempi.
Però la politica deve fare di più. 


Oggi Margherito ( do you remember Margherito?)  troverebbe una politica e, per quanto mi interessa,una  sinistra capace di dialogare su proposte,finanziamenti, mezzi? Serve poca retorica e molta competenza.





Nell’agosto 1976 il capitano di polizia Salvatore Margherito, del II Reparto Celere di Padova, viene arrestato e rinchiuso nel carcere militare di Peschiera perché imputato di attività sediziosa; successivamente è accusato anche di violata consegna e diffamazione aggravata alle istituzioni militari. L’ufficiale aveva criticato apertamente la legittimità di alcuni ordini ricevuti, In particolare per la repressione di manifestazioni di piazza, e denunciati pestaggi ingiustificati da parte della polizia e connivenze con ambienti dell’estrema destra. Poi dopo Margherito la Pubblica Sicurezza divenne Polizia di Stato ( il nostro Stato,Noi tutti Stato) e loro divennero lavoratori della sicurezza; servitori dello Stato  che andavano al lavoro dalle loro case,da nostri vicini di casa,da padri di famiglia,da amici con cui giocare a calcio...insomma cittadini tra i cittadini, non truppe di complemento e di servizio acquartierate nelle caserme, da utilizzare a scopo intimidatorio da uno Stato lontano dai suoi cittadini.
Negli anni la distanza tra quelle istanze democratiche e civili che hanno fatto crescere la relazione con i cittadini e anche il valore morale dell' impegno a servire lo Stato ( pensiamo solo al tributo di sangue pagato dalla Polizia con gli altri Corpi alla difesa del nostro Paese dal terrorismo....) e la realtà quotidiana, insidiata da un lato dalla crisi che ha comportato minore tutela economica e sociale e minori mezzi a disposizione, è cresciuta. Fino a generare da un lato tutta una letteratura favorevole a fenomeni amplificati dai media come A.C.A.B. e dall' altro lato comportamenti  che se non fossero tragici sarebbero parodistici di sindacati o improvvisati o molto "personalizzati" e di servizio( ai singoli spesso o a gruppetti senza un senso civico generale e dunque negazione stessa del senso di fare sindacato).
Non aggiungo nulla a ciò che è stato commentato per l' ignobile gazzarra scatenata a Ferrara da un sindacato che ha voluto far notizia ed ha invece fatto ribrezzo manifestando in faccia alla madre del povero Aldovrandi.
Ho avuto modo di dirlo in Aula del Senato negli anni scorsi: se ci fosse un' Autorità Nazionale per i Diritti Umani, se ci fosse la legge sul reato di tortura,noi potremmo evitare questi dibattiti: 20 persone che sbagliano in un anno non possono infangare migliaia di persone che fanno in maniera sana ed a volte eroica il loro lavoro !
Chi manifesta a Ferrara per difendere 4 persone che hanno sbagliato e sono state giudicate da un tribunale della Repubblica, non aiutano a cambiare quei 4 e infangano tutto il Corpo di polizia !

Che non lo capiscano è segno dei tempi.
Però la politica deve fare di più. 
E cioè tornare a parlare ai servitori dello Stato. Ridargli finanziamenti ed orgoglio. Praticare assieme a  loro la massima trasparenza e la difesa - sempre, non solo ai funerali e nelle occasioni retoriche- della Costituzione,della legge e del diritto.
Di più, una sinistra democratica e governante, in questo Paese come altrove, senza mutare la natura delle proprie convinzioni, dovrebbe tornare a dialogare con le donne e gli uomini che servono lo Stato per garantire sicurezza e rispetto delle leggi. E questo invece non accade -eccezioni a parte, e lode a Fiano nel Pd- da tempo, preferendo la retorica al dialogo ,difficile ma necessario.
Oggi Margherito ( che nel frattempo ha fatto poi il Questore a Frosinone, a Modena etc....) troverebbe una politica e per quanto mi interessa,una  sinistra capace di dialogare? 
Anche qui ( ci si rifletta sui toni, i numeri e le scelte ) sta la misura di un Partito democratico ed una sinistra che voglia imparare dai suoi errori per tornare a vincere nel Paese prima ancora che proporsi al Governo

mercoledì 27 marzo 2013



TERZI, SALGA A BORDO,CAZZO !




.....una forma di paradosso che mai la politica ,tanto vituperata, aveva realizzato: in una vicenda così complessa alla fine il militare Di Paola fa la figura del discreto e del diplomatico e Terzi,dopo 40 anni di carriera come "feluca" perde l' aplomb e le staffe come fosse un sottufficiale di QG della Grande Guerra....


segnalo però il comportamento del Ministro dell' Interno del Caso Moro,tale Francesco Cossiga: decise le sue dimissioni dopo la strage
 della scorta ..rimase in carica tutto il tempo fino al ritrovamento del corpo dello statista Dc. Un minuto dopo si dimise con lettera scritta...e senza alcun "teatro" in Parlamento.






Impressione pessima e dimostrazione , definitiva, che non esiste alcuna "tecnica" che possa supplire alla politica, le dimissioni "in diretta" a Montecitorio del Ministro degli Esteri Terzi ( mi fermo qui in ossequio alla Costituzione , che come alcuni ricordano, abolì i titoli nobiliari....).
Dimissioni -sia chiaro- da accettare -se è vero quel che dice- immediatamente alla fine della riunione di vertice del Dicastero  in cui sarebbe andato in minoranza....se lui le avesse offerte...
Invece  l' ormai ex Ministro degli Esteri  ha incassato  il diniego alle sue idee in silenzio;non si è dimesso subito; non si è dimesso successivamentenella discrezione di una lettera privata   ma ha partecipato ad una riunione per concordare la linea da tenere in Aula e poi ha esploso il suo "j'accuse" senza nemmeno informare il suo vicino di banco , il Ministro della Difesa , Di Paola.

Raggiungendo una forma di paradosso che mai la politica ,tanto vituperata, aveva realizzato: in una vicenda così complessa alla fine il militare Di Paola fa la figura del discreto e del diplomatico e Terzi,dopo 40 anni di carriera come "feluca" perde l' aplomb e le staffe come fosse un sottufficiale di QG della Grande Guerra....

Non è questione di avere verità a priori : la vicenda è quantomeno un infortunio costato finora la vita di due esseri umani, una cosa che purtroppo succede spesso nelle missioni militari all'estero-con o senza egida dell' Onu, con o senza ragioni storiche o geopolitiche - e su cui bisognerebbe riflettere con serietà.
E a causa proprio di un incerto pensiero in proposito è proseguita con il balletto tra India e Italia per ragioni di Stato: l'India viola norme internazionali e fa finta di non conoscere  gli accordi sottoscritti per combattere la pirateria; il nostro Paese non riesce a coinvolgere le altre parti impegnate nella missione internazionale antipirateria e poi alterna  signorilità e furbizia in un mix pericoloso e sbagliato.

Tutto ciò detto,  e senza alcun particolare trasporto  per quel leader politico,segnalo però il comportamento del Ministro dell' Interno del Caso Moro,tale Francesco Cossiga: decise le sue dimissioni dopo la strage dei cinque servitori dello Stato della scorta ddi Aldo Moro...rimase in carica tutto il tempo fino al ritrovamento del corpo dello statista Dc. Un minuto dopo si dimise con lettera scritta in cui si assumeva tutta la responsabilità generale e "in toto" e senza alcun "teatro" in Parlamento.

Ma già...non c'era ancora lo streaming....


domenica 24 marzo 2013

PERINDE AC CADAVER

Tra la fedeltà canina e la lealtà degli uomini una differenza esiste. Eccome.
Ora c'è il tentativo di Bersani Presidente del Consiglio incaricato e per il bene del paese dobbiamo tutti sperare che vada in porto e meglio di come lo si immagina.E sono d' accordo che in questo momento di tutto abbiamo bisogno meno che di fare un pre-congresso sulle pagine dei giornali... Allora mentre sosteniamo Bersani e ci teniamo le crisi ed i dubbi per noi, almeno evitiamo di usare toni da scomunica o pre-congressuali: ...rimane aperta la questione se il Pd debba essere una edizione riveduta e corretta del peggior incontro tra funzionariato conservatore di sinistra ed andreottismo 2.0 , oppure un partito aperto e contendibile.

giovedì 21 marzo 2013

OPG ,CRONACA DI UNA PROROGA ANNUNCIATA

.......dentro una condizione di difficoltà generale in cui non si vuole capire che domandarsi cosa faremo di questi 1500 esseri umani che debbono "tornare a casa" significa domandarci cosa facciamo tutti i giorni per le centinaia di persone con problemi di salute mentale e le loro martoriate famiglie.Ogni giorno.

......Non è che una legge risolva tutti i problemi posto che già entrare in carcere da "sani" introduce fattori di squilibrio psicologici oggettivi, però ...

Dunque proroga di un anno alla chiusura degli Opg. Alcuni di noi lo avevano già detto in tempi non sospetti, al momento di fare la legge.

venerdì 15 marzo 2013

AD OGNI MORTE DI PAPA….


Papa Nero Pitura Freska
Ormai la frase proverbiale (che nel medioevo non avrebbe garantito alcuna continuità) nota a Roma, e divenuta tra le più conosciute massime andreottiane ( fu il titolo di uno dei suoi libri), ha fatto il suo tempo. Anche perché “tradition killed the tradition”. E come sempre accade sono i più tradizionalisti-introducendo un’ altra tradizione- a tradirla : il Papa non è morto, si è solo dimesso e riceve persino le telefonate del suo successore.
Fatto è che ormai possiamo fare un post “ a bocce ferme” sul nuovo Papa argentino Jorge Bergoglio, che ha rotto un’altra tradizione e cioè “ mai un gesuita a San Pietro. Una tradizione che prevedeva una sorta di carriera alternativa e parallela, fino a far appellare il loro superiore come il “Papa nero”, per la sua influenza . In questo senso, se vogliamo scherzare il “papa Nero” è arrivato. Anche se non ci si riferisce al colore della pelle. Confido nello Spirito Santo e come credente e non posso non notare che un Papa Sudamericano cambia e di molto la percezione della Chiesa Cattolica dandogli una visione più universale e più sociale che fa ben sperare.

lunedì 11 marzo 2013

UNA SETTIMANA DA RICORDARE....

E allora? In queste cose "Tertium non datur".
La nostra dirigenza deve avere un Piano B ed anche un Piano C per non scoprire che alla fine nasca sin d'ora il "leit-motiv" della prossima campagna elettorale: "il Pd non ce l'ha fatta. Ora lo scontro vero è tra Grilllini e Berluscones"...
Ecco, per cortesia, almeno ci si eviti lo spettacolo della divisione (tipo sui finanziamenti ai partiti...) su argomenti su cui nessuno aveva voglia o volontà politica di impegnarsi a quel tempo.
Gli amanti dei contenuti sono sempre un po' scomodi e rompiballe, ma alla fine il tempo è sempre galantuomo...

venerdì 8 marzo 2013

ROMA: FIN DOVE ARRIVA IL "CAMPO PIU' GRANDE"

A Roma, al Pd di Roma, serve un partito. 
Un Partito che invogli ad andare nei circoli a discutere , a confrontarsi,a parlare. Un partito che sappia ospitare idee e soggetti diversi senza paura di dover rispondere delle proprie scelte.
Un partito plurale e non una "ossificazione" delle correnti su base per di più personale e nemmeno ideologica ( che sarebbe "antico" ma almeno nobile...).  Se si discuterà di questo e se da queste settimane rinascerà una determinazione a costruire una comunità capace di parlare alla comunità più larga chiamata Roma, allora questo travaglio varrà più della scelta di una singola persona, per quanto dotata e carismatica. Perchè avremo rifatto il Partito. Ovvero il Partito Democratico che tutti volevamo alla sua fondazione...